Ostello della gioventù di Villa Olmo, apertura a dicembre. L’inaugurazione della struttura era prevista in questi giorni ma il maltempo di agosto ha provocato seri danni nella palazzina laterale. Infiltrazioni di acqua che hanno costretto i nuovi gestori a demolire alcune pareti e quindi a riiniziare il lavoro.
“Abbiamo demolito parte della struttura e ora la stiamo ricostruendo – spiega Roberto Montagna, amministratore di New Generation Hostel, l’azienda che si è aggiudicata il bando comunale per la gestione dell’ostello – L’obiettivo è riuscire ad aprire la struttura per il mese di dicembre”.
I prossimi passi da compiere sono dunque completare gli interventi di ricostruzione nella palazzina dell’ex reception e il consegnale la SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività) in Comune. Tra i lavori ancora da eseguire anche la sostituzione delle porte dell’atrio, come da indicazione della Soprintendenza, e delle finestre dell’ostello.
La cifra complessiva per la riqualificazione della struttura vicino a Villa Olmo è di circa 200mila euro. “Stiamo realizzando questa struttura intorno al suo parco perché il centro dell’ostello diventerà proprio il giardino di Villa Olmo”, spiega ancora Montagna.
La struttura, di proprietà comunale, è stata aggiudicata durante la precedente amministrazione cittadina, a novembre del 2019. Poi con l’arrivo della pandemia legata al Covid si sono verificati rinvii e lungaggini. L’ostello – l’anno successivo – a novembre 2020 è stato consegnato ai gestori per avviare gli interventi di sistemazione e riqualificazione. L’obiettivo è ricavare in totale sessanta posti letto divisi nelle due palazzine. Al piano terra camere da sei o al massimo da dieci con letti a castelli, dotati di armadietto a cassaforte. Al piano superiore invece due camere private. Il target a cui la struttura si rivolge è principalmente quello di giovani viaggiatori, turisti e soprattutto scolaresche.
Il canone fissato dal Comune per i gestori dell’ostello è di 31mila euro all’anno per nove anni. La speranza resta la stessa: completare i lavori di ristrutturazione affinché la struttura – dopo anni di chiusura – possa finalmente tornare operativa.