Un milione di euro di danni solo per la pioggia di lunedì scorso. Blevio fa i conti con le ultime conseguenze del maltempo ma anche con l’incubo delle nuove, intense precipitazioni previste per i prossimi giorni. “E’ una corsa contro il tempo per portare avanti gli interventi di ripristino, ma siamo consapevoli che non ci sarà una situazione di sicurezza ottimale in caso di altre ondate di maltempo”, sottolinea il sindaco Alberto Trabucchi.
L’emergenza a Blevio è ormai una costante. Lunedì scorso, le intense piogge del pomeriggio hanno colpito in particolare la frazione di Meggianico. Già ieri, il primo cittadino ha effettuato un sopralluogo anche con i tecnici della protezione civile della Regione per valutare la situazione. “Solo per i nuovi danni registrati nel pomeriggio di lunedì abbiamo stimato un milione di euro di interventi – spiega il primo cittadino – Somme che vanno ad aggiungersi a quelle precedenti. Senza contare che in alcuni casi viene anche vanificato quanto già fatto”.
“I sopralluoghi servono per procedere con le pratiche per i risarcimenti dei danni – continua Alberto Trabucchi – A prescindere da questo però i lavori vanno comunque avanti, non possiamo permetterci di aspettare. Solo per il ripristino funzionale di tutte le briglie di contenimento dopo le ultime piogge abbiamo calcolato un mese di lavoro. E’ evidente che non possiamo fare tutto. Abbiamo definito una scala di priorità. Partiamo dai torrenti più vulnerabili e da quelli che fanno riferimento alle zone con più nuclei abitati e quindi con più popolazione coinvolta. Diamo la precedenza a questi interventi per poi procedere con gli altri, pur avendo la consapevolezza che non ci sarà una condizione ottimale di sicurezza in caso di altre precipitazioni”.
Le previsioni non promettono nulla di buono. “I modelli previsionali, proprio anche alla luce dei cambiamenti climatici fino all’ultimo momento possono variare – dice il sindaco – Al momento però sappiamo che c’è un forte rischio pioggia nei prossimi giorni. La preoccupazione è inevitabile perché purtroppo ormai da oltre due anni conviviamo con il timore delle conseguenze del maltempo e dei possibili nuovi danni”.