Nella notte tra sabato e domenica, a Como, ha spaccato la vetrina del negozio di abbigliamento Brumana e ha rubato soldi e qualche abito. Sorpreso e bloccato dal titolare, 95 anni, ha provato a scappare e ha pure strappato l’orologio all’anziano. Infine ha colpito con calci e pugni i poliziotti intervenuti dopo la segnalazione del furto.
Meno di 48 ore dopo, il 18enne di origine marocchina arrestato dagli agenti per il lungo elenco di reati era di nuovo libero con il solo obbligo di firma davanti all’autorità giudiziaria. Processato con rito direttissimo, ha chiesto e ottenuto la possibilità di patteggiare. Tutto a norma di legge, naturalmente. Accusa e difesa hanno raggiunto un accordo: un anno e quattro mesi, pena sospesa. Intesa ratificata dal giudice e procedimento chiuso.
La giustizia ha fatto il suo corso in tempi rapidi. Capitolo chiuso, per il 18enne, ancora prima che siano trascorsi i 6 giorni di prognosi rimediati dai due poliziotti colpiti dal giovane. Certamente, prima che la vittima possa dimenticare gli interminabili istanti in cui si è trovato faccia a faccia con il ladro che si era introdotto nel suo negozio. “Me lo sono visto davanti e ho avuto l’istinto di bloccarlo – ha raccontato ieri – Luciano Brumana ancora scosso per quanto accaduto – A posteriori mi sono detto che è andata bene perché per fortuna non era armato. Era più alto di me ma in quel momento ho solo pensato che non aveva il diritto di stare in casa mia, questo forse mi ha dato il coraggio di intervenire”.
Coraggio che ha permesso alla polizia di arrestare il 18enne. Accusato di danneggiamento, furto aggravato, rapina, resistenza, violenza a pubblico ufficiale e lesioni ha patteggiato e ha riguadagnato la libertà.
E chiaramente…. patteggiamento e già rilasciato. Libero di allietarci ancora con la sua presenza, indesiderata, ma impostaci da un manipolo di nemici del nostro paese (fra i quali purtroppo moltissimi italiani)