(ANSA) – PECHINO, 15 SET – Gli Stati Uniti ritengono che il ministro della Difesa cinese Li Shangfu sia oggetto di un’indagine e che sia stato sollevato dalle sue funzioni. Lo riporta il Financial Times, in base a quanto riferito da tre funzionari americani e da due persone legate all’intelligence. Il caso è un segnale di ulteriori sconvolgimenti potenziali nel governo del presidente Xi Jinping, dopo la rimozione del ministro degli Esteri Qin Gang. Li, nominato a marzo, è assente dalla copertura dei media statali dallo scorso 29 agosto. Se confermata, la vicenda farebbe di Li il primo funzionario del Dragone a essere sanzionato sia dagli Usa sia dalla Cina. Non è chiara la natura degli addebiti a carico di Li. Tuttavia, secondo quanto già riferito dal ministero della Difesa cinese, Pechino ha avviato a luglio un’indagine per corruzione contro gli alti funzionari della sua unità missilistica, licenziando Li Yuchao e Liu Guangbin, i capi della Rocket Force. Una mossa che ha decapitato la divisione d’élite costituita nel 2016, che ha in carico anche le testate nucleari, creando – come appreso dall’ANSA – malumori tra i militari. Xi, a meno di un anno dall’inizio del suo terzo mandato, ha estromesso a luglio a sorpresa dall’incarico il ministro degli Esteri Qin Gang, dopo la scomparsa dalla scena pubblica di un mese. La Cina non ha fornito alcuna spiegazione per la sua rimozione. Si tratta di cambiamenti improvvisi che hanno alimentato il dibattito tra gli osservatori internazionali, concordi nel ritenere che i processi decisionali in Cina stiano diventando sempre più fumosi e del tutto imprevedibili. Li Shangfu è stato nominato componente della Commissione militare centrale nell’ottobre del 2022 ed è diventato ministro della Difesa il 12 marzo. Sul ministro non si hanno notizie da quando ha tenuto a Pechino un discorso al Forum per la pace e la sicurezza Cina-Africa, il 29 agosto, pubblicizzato dallo stesso ministero. Nel 2018, il Dipartimento di Stato Usa aggiunse Li a un elenco di funzionari cinesi sanzionati, citando gli accordi sulle armi di Pechino con Mosca. La Cina ha chiesto la revoca delle sanzioni a suo carico e ha rifiutato di tenere incontri bilaterali dei capi della difesa dei due Paesi. (ANSA).