(ANSAmed) – TUNISI, 14 SET – Il prestigioso museo del Bardo di Tunisi, che ospita una delle collezioni di mosaici romani più ricca del mondo, ha riaperto oggi le proprie porte al pubblico, dopo oltre due anni di stop. Ieri sera una cerimonia ufficiale presieduta dalla ministra della Cultura, Hayet Guettat Guermazi, ha consentito agli invitati presenti, autorità e diplomatici, tra cui l’ambasciatore d’Italia a Tunisi, Fabrizio Saggio, di poter ammirare il museo tirato a lucido e rinnovato completamente in alcune sue parti. "I lavori hanno interessato il restauro di 29 mosaici, due sculture, altre 3 incisioni nella sala Ouzna, la manutenzione di 22 pannelli mosaici di varie dimensioni nella sala Altepirus al primo piano, e il restauro di 13 mosaici innalzati su una struttura illuminata pensata per mostre temporanee nella Sala Sousse", si legge in una nota del ministero della Cultura di Tunisi. La riapertura del museo del Bardo, senza dubbio il più importante della Tunisia, è significativa, anche dal punto di vista turistico. Da oggi potrà di nuovo diventare meta obbligata delle migliaia di crocieristi in arrivo al Porto de la Goulette. Il museo era stato chiuso al pubblico il 25 luglio 2021, a seguito delle misure eccezionali disposte quel giorno dal presidente Kais Saied, tra cui la sospensione dei lavori del Parlamento. Il Bardo occupa infatti una sede adiacente all’aula dell’Assemblea, i cui ingressi erano stati chiusi. In concomitanza con la ripresa dei lavori parlamentari nel marzo di quest’anno il ministero della Cultura aveva annunciato a breve la riapertura del museo "una volta verificato lo stato di avanzamento dei progetti di manutenzione, restauro e riqualificazione di varie sale e spazi del museo". Recentemente la ministra della Cultura Hayet Guettat Guermazi, ne aveva annunciato la riapertura imminente una volta conclusi i lavori e in concomitanza con la ripresa delle scuole il 15 settembre. Il museo del Bardo è anche tristemente noto per essere stato il teatro dell’attentato terroristico del 18 marzo 2015 rivendicato dall’Isis, che fece 24 vittime, tra cui 4 turisti italiani. (ANSA) (ANSAmed).