Attenzione alta, ma nessun allarme per le due varianti del Covid, denominate Eris e Pirola, che stanno contribuendo a un rialzo dei contagi. I sintomi sarebbero simili a quelli evidenziati con le precedenti varianti e riguardano le vie respiratorie alte. Dunque mal di gola, tosse secca, congestione nasale, febbre, dolori muscolari e articolari. Il virus, però, può presentarsi anche in modo asintomatico.
“Negli ospedali lombardi i ricoverati con il covid e non a causa del covid sono circa 120, una decina dei quali al Sant’Anna – dichiara Luigi Pusterla, primario di Malattie infettive del presidio di San Fermo della Battaglia – Si tratta di pazienti fragili o anziani e nessuno si trova in gravi condizioni. La massiccia campagna vaccinale e l’immunità di gregge hanno permesso di proteggere dalle forme più severe dell’infezione. E le ultime due varianti in circolazione appartengono alla famiglia di Omicron, dunque sono coperte dai vaccini già somministrati”.
La preoccupazione è legata anche alla ripresa dell’attività scolastica. “Questa sarà la prova del nove – dice Pusterla – È atteso sicuramente un rialzo dei contagi. Come negli anni scorsi, si presenta il problema dei casi sommersi con l’auto-diagnosi e l’auto-gestione degli asintomatici. In questi casi serve soltanto più educazione civica e responsabilità per tutelare le persone più fragili”.
Negli ospedali l’attenzione resta alta. “Siamo tutti con gli occhi puntati – spiega Pusterla – Nei presidi dell’Asst Lariana non abbiamo mai abbandonato la mascherina, perché pensiamo che negli ospedali tutti i pazienti debbano essere considerati fragili”.
Nei giorni scorsi, l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Guido Bertolaso ha annunciato l’inizio della campagna vaccinale contro il Covid a ottobre. “È consigliata agli over 60 e ai fragili – conclude Pusterla – Non credo si tornerà alla vaccinazione di massa”.