(ANSA) – MILANO, 14 SET – Sognava di fare il pilota e ha lavorato come tirocinante in aeroporto, ora è assunto come apprendista tecnico informatico: Hermann Marquiand è il primo ragazzo autistico a racontare la sua esperienza al Parlamento Europeo, dove il prossimo 20 settembre presenterà l’esperienza della milanese Scuola Futuro Lavoro, la prima e unica in Europa per studenti Asperger. Con questo progetto educativo, la Fondazione Un futuro per l’Asperger ha accompagnato verso un futuro lavorativo quasi 300 ragazzi e ora il progetto viene presentato a Bruxelles per poter essere esportato in altri Paesi. In Italia si stima che un bambino su 77 (tra i 7 e i 9 anni) presenti un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi. La Fondazione Un futuro per l’Asperger è nata nel 2013 per favorire promozione professionale e integrazione sociale delle persone con la sindrome di Asperger o autismo ad alto funzionamento. Il presidente è Massimo Montini, imprenditore milanese, papà di un ragazzo aspie. Il progetto formativo Scuola Futuro Lavoro è nato a settembre 2019. Gli studenti iscritti finora sono stati 284. Per loro, la scuola ha varato l’utilizzo di metodologie didattiche attive e ha lavorato all’adeguamento ambientale, con aule che garantiscono l’isolamento acustico, il limite di capienza di 12 studenti, lo spazio di decompressione. I docenti sono formati sui disturbi del neurosviluppo e in aula un educatore li supporta nell’attuazione delle misure compensative. La scuola per ora è un caso raro: a lavorare, in Italia, è solo il 10% degli over 20 con disturbi dello spettro autistico. I dati del 2022 della Commissione Europea certificano come in Europa le persone con un lavoro siano il 75,6%, mentre quelle occupate con disabilità sono il 51,3%. Il divario occupazionale medio tra i tassi di occupazione delle persone con disabilità e senza disabilità è quindi di 24,4 punti percentuali. Gli studenti di Scuola Futuro Lavoro iscritti ai corsi dell’area It hanno trovato occupazione per l’80%. Come Hermann, che da oltre due anni lavora come tecnico informatico, la sua seconda passione dopo il volo. (ANSA).