(ANSA) – ROMA, 08 SET – La vita dell’ex leader birmana Aung San Suu Kyi potrebbe essere a rischio, perché ha una grave malattia gengivale e fa fatica a mangiare dopo più di due anni di prigione, ha denunciato suo figlio, sostenendo che finora le richieste di aiuto sono cadute nel vuoto. Ad Aung San Suu Kyi, 78enne, non è stato permesso di consultare un medico anche se non era più in grado di camminare, soffre di vomito e vertigini e potrebbe avere problemi con i denti del giudizio, ha detto Kim Aris in un’intervista al Guardian dalla sua casa nel Regno Unito. Il figlio del premio Nobel per la pace afferma che le richieste di aiuto avanzate dagli agenti della famigerata prigione di Insein a Yangoon, nota per il trattamento brutale riservato ai detenuti, sono state respinte dalle autorità militari. "Nessuno fuori dalla prigione la vede da molto tempo. Non poter mangiare mette a rischio la sua vita. Considerando quante persone perdono la vita in prigione in Birmania, questo è motivo di grave preoccupazione", rileva Kim Aris, che non è riuscito a contattare in alcun modo la madre da quando è stata arrestata dai militari nel febbraio 2021, quando hanno spodestato il suo governo democraticamente eletto. (ANSA).