(ANSA) – MILANO, 08 SET – "Il governo fa il suo mestiere ma le famiglie devono essere coinvolte" nei problemi dei giovani sennò può sembrare "che gli adulti siano incapaci di affrontare le proprie responsabilità. Si tratta di creare alleanze che vadano oltre gli interventi di repressione" anche appoggiandosi "agli oratori, alle scuole o alle società sportive che non possono andare ognuno per conto proprio. Non c’è una soluzione che passa solo da una maggiore vigilanza". Lo ha detto l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, durante la conferenza stampa organizzata per illustrare i contenuti della proposta pastorale 2023-2024, rispondendo ai giornalisti che chiedevano se, per i giovani, l’approccio giusto sia quello di una politica securitaria sulla scia di quanto sta proponendo il governo. "I giovani lasciati soli – ha aggiunto Delpini – finiscono per diventare un popolo di cani sciolti. E i cani sciolti prima o poi mordono. Quando un adolescente ascolta le considerazioni degli adulti gli viene voglia di diventare adulto? C’è una sorta di complesso di inferiorità della generazione adulta rispetto alle fasce giovanili". L’arcivescovo ha parlato anche del tema della violenza contro le donne "che sono considerate quasi come una proprietà" quando invece "siamo chiamati a vivere l’amore come un dono – ha concluso – non come un diritto". (ANSA).