(ANSA) – SAN PAOLO, 08 SET – Un rapporto dell’Istituto nazionale per la ricerca spaziale (Inpe) del Brasile ha rivelato che gli allarmi riguardanti la deforestazione nell’Amazzonia legale (con questa denominazione si intende l’Amazzonia all’interno dei confini brasiliani, ndr) sono diminuiti del 66% ad agosto rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Inoltre, se il tasso di deforestazione amazzonico accertato, di 563 km², è stato il terzo più basso dal 2015, diversa è la situazione nell’altro polmone verde brasiliano, il Cerrado, dove la perdita in luglio di 462 km² di boschi, ha superato i 451 km² dell’agosto 2022. Questo indice è stato diffuso martedì dal ministero dell’Ambiente, in occasione dell’Amazzonia Day. Durante l’evento nel palazzo del Planalto in cui sono stati annunciati i programmi per il bioma, la ministra Marina Silva ha sottolineato che comunque anche nel Cerrado la tendenza si sta invertendo: "Il Cerrado – ha detto – stava vivendo una tendenza alla deforestazione molto forte. Ma ora abbiamo segnali di buone notizie. Stiamo piegando la curva verso il basso". Nello stesso evento, il presidente Lula ha annunciato la delimitazione di due nuove terre indigene, un programma di trasferimento dal Fondo Amazzonia ai comuni e altre iniziative di protezione delle foreste. (ANSA).