(ANSA) – REGGIO EMILIA, 06 SET – Nega di aver ucciso Saman e di essere stato contrario alla relazione di sua figlia con il fidanzato Saqib. Shabbar Abbas contesta ogni accusa, come riportato dalla stampa locale, che racconta la versione fornita dall’uomo – estradato cinque giorni fa dal Pakistan in Italia per prendere parte al processo per l’omicidio della 18enne pachistana – ai suoi avvocati difensori Enrico Della Capanna e Simone Servillo. Per la prima volta Shabbar avrebbe saputo delle testimonianze rese da suo fratello Danish Hasnain – zio di Saman, imputato anch’egli per l’omicidio – e dal figlioletto, fratellino di Saman. "Non è vero che Danish venne a dormire a casa mia nella notte del 30 aprile 2021", ha detto, cercando di smontare uno dei punti-cardine della ricostruzione fatta dal figlio (parte civile al processo). Per poi negare il movente del ‘delitto d’onore’ ipotizzato dalla Procura: "Non ero contrario al fatto che mia figlia sposasse un altro. L’uccisione delle donne nel nostro Paese per motivi d’onore è un vecchio retaggio: ora non esiste più e nella nostra famiglia non è mai accaduto. A mia figlia – ha riferito Shabbar – non ho mai imposto restrizioni, ma solo dato consigli. Lei non stava più bene con la famiglia, ma solo perché voleva una vita più libera, non perché le avessimo imposto un matrimonio". (ANSA).