Vita sempre più difficile per i pendolari che viaggiano in treno tra Como e Milano. Tra ritardi continui, ulteriori rincari, scioperi e conseguenti disagi. Soltanto nei primi 4 giorni di settembre trenipendolari.it, sito che monitora in tempo reale l’andamento del traffico ferroviario, parla di 70 convogli in orario o in anticipo a fronte di 91 in ritardo e 6 soppressi, per complessivi 557 minuti di ritardo. Questo solo per quanto riguarda la direttrice Chiasso-Como-Milano-Rho. E nel mese di agosto – quando peraltro si tratta per lo più di spostamenti di piacere visto il periodo di ferie – su 1814 treni sono stati 859 quelli in ritardo e 148 le soppressioni.
Trenord fa sapere che sono scattati il primo settembre gli adeguamenti tariffari per il trasporto regionale e locale. Per chi si sposta tra Como e Milano il biglietto per la singola tratta passa da 5 a 5,20 euro e l’abbonamento mensile sale da 84 a 87 euro. Un aumento, definito da una delibera regionale, contro il quale si scaglia il consigliere comasco del Pd, Angelo Orsenigo.
“E’ scattata la “tassa Fontana” scrive in una nota diffusa in queste ore. Si alzano i prezzi ma quand’è che avremo un innalzamento degli standard di qualità del servizio?” chiede il consigliere regionale dem.
“I disagi dei pendolari negli ultimi anni sono addirittura aumentati, come testimoniano le 160 linee a bonus del 2022. Incredibile – dice ancora Orsenigo – come l’azienda, con tutti quei ritardi e quelle cancellazioni, possa ottenere dalla Regione il rinnovo del contratto senza gara per altri dieci anni, un aumento dei contributi regionali di quasi il 20% e, appunto, il secondo aumento delle tariffe in tredici mesi. Altro tema su cui Regione Lombardia deve attivarsi con il Governo Meloni: la gestione della rete ferroviaria e del suo ammodernamento. Oltre alla gestione di centinaia di passaggi a livello – problema ben noto anche a Como” conclude il consigliere lariano.
Nuovo sciopero mercoledì
I ritardi non sono mancati neppure oggi giorno per molti di rientro al lavoro dopo le vacanze. E già si deve fare i conti con un nuovo sciopero. “Si avvisa che dalle ore 3 di mercoledì 6 alle 2 di giovedì 7 settembre 2023 è stato indetto uno sciopero che potrà generare ripercussioni sulla circolazione ferroviaria in Lombardia” si legge sul sito di Trenord dove si può trovare anche la lista dei servizi minimi garantiti.