Per la prima volta in diciassette edizioni il torneo Challenger “Città di Como”, trofeo Intesa Sanpaolo, si colora di verdeoro. Il brasiliano Thiago Seyboth Wild, testa di serie numero 1, è riuscito – con gran fatica – a rispettare il pronostico della vigilia battendo in finale lo spagnolo Pedro Martinez, cedendo dopo poco meno di tre ore di gioco (in una giornata molto calda) con il punteggio di 5-7 6-2 6-3.
E’ stata una battaglia infinita quella tra i due giocatori che ben si conoscevano, allenandosi spesso insieme.
“All’inizio ho fatto fatica, anche per colpa di un po’ di tensione, ma credo che sia normale per una finale – ha detto al termine il vincitore – Poi sono riuscito a giocare più tranquillo e le cose sono migliorate. Anche Pedro Martinez ha giocato un ottimo match ma sono contento di aver portato a casa questa sfida”.
Nel corso delle premiazioni è stato assegnato al Memorial “Giulio Pini”, in ricordo del presidente del Tennis Como che volle fortemente questo torneo internazionale giunto alla diciassettesima edizione e fermato, negli anni, solo dal Covid. Il premio è andato al giocatore di casa Andrea Arnaboldi, che ha disputato tutte le edizioni del torneo dalla prima all’ultima di quest’anno conclusa nel tabellone di qualificazione.
“Ringrazio il Tennis Como per questo riconoscimento – ha detto Arnaboldi – Questo torneo l’ho visto nascere, la mia carriera si può dire che sia partita da qui. Ho vissuto esperienze bellissime in questo sport da professionista, porto con me emozioni stupende che mi hanno fatto uomo e mi hanno fatto crescere. Spero un domani, non tropo lontato da ora, di poterle trasmettere ai ragazzi che iniziano per intraprendere una seconda carriera sempre in questo mondo. Le ho fatte tutte le edizioni del Challenger di Como ma credo che questa per me potrebbe essere stata l’ultima. Ma vedremo, al momento giocherò fino alla fine dell’anno e poi vedremo cosa fare”.