(ANSA) – TUNISI, 16 AGO – Era già calata la sera a La Goulette, sobborgo di Tunisi sul mare, nel quartiere della Piccola Sicilia quando la statua della Madonna di Trapani ha varcato la soglia del sagrato della chiesa dedicata ai santi Agostino e Fedele dove è stata accolta da centinaia di fedeli e curiosi con applausi e youyous (urla di giubilo tipiche delle donne nel mondo arabo) e poi portata in processione fino alla sede della municipalità. Si è trattato di un evento storico. Non accadeva infatti dal 1962, quando la processione, che un tempo arrivava fino al mare, era stata sospesa. Era dal 2017 che l’arcivescovo di Tunisi, Ilario Antoniazzi, in qualche modo aveva tentato di ripristinare l’antica usanza, un rito che si ripete ogni anno in occasione della tradizionale celebrazione della Messa dell’Assunta a La Goulette, da sempre modello di comunione e vicinanza tra comunità religiose diverse: nella cittadina costiera hanno infatti convissuto a lungo tunisini, italiani, francesi e maltesi, musulmani e ebrei tunisini, siciliani cattolici. Ma a farla da leone nella piccola ma vivace comunità cristiana di Tunisi, ora sono soprattutto gli africani subsahariani, in prima fila ieri a cantare e intonare preghiere alla Madonna. Nell’omelia, Antoniazzi, ha detto che la processione mira a mostrare come La Goletta e la Tunisia possano offrire un modello di convivenza tra diverse religioni e nazionalità. A sottolineare l’importanza dell’evento il fatto che il rito sacro sia stato officiato anche dal vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli invitato da Antoniazzi, in una sorta di collegamento tra le due città, unite nella festa mariana. In questo lembo di terra ove un tempo coabitavano pescatori tunisini e siciliani, sulla piazza di fronte alla chiesa campeggia, sulla facciata di un’edificio, un recente enorme murales dedicato all’attrice Claudia Cardinale, cresciuta proprio a La Goulette. Un particolare che conferma ancora oggi il forte legame che lega Italia e Tunisia. (ANSA)