(ANSA) – FIRENZE, 12 AGO – Le firme di 49 fiorentini vip, di riconosciuto rango professionale e scientifico, accompagnano una lettera al sindaco Dario Nardella, alla giunta e al consiglio comunale per chiedere di evitare di piantare alberi di arancio nella centralissima via Cavour giudicando il progetto un’"inspiegabile sgrammaticatura", "del tutto incongruo rispetto al contesto urbano". I firmatari chiedono che dal progetto sia stralciato "il previsto impianto di 50 alberi di arancio". "Il progetto definito ‘di riqualificazione’ di via Cavour tra piazza San Marco e via de’ Pucci – si legge – prevede oltre alla pedonalizzazione la messa a dimora di due filari di piante di arancio, in totale 50. Francamente si tratta di un’inspiegabile sgrammaticatura, un intervento del tutto incongruo rispetto alla storia urbana di Firenze e in particolare di questo asse viario così importante sin dal’400". In calce apre la firma del giornalista Paolo Ermini seguita da quelle della presidente della Fondazione Industria e Cultura Patrizia Asproni e della docente di Storia d’arte moderna all’ateneo di Firenze Novella Barbolani di Montauto. Tra i 49 ci sono tanti docenti e accademici ma anche personalità delle libere professioni e altre notoriamente attive nel dibattito cittadino. "Nella città – scrivono – i viali alberati sono comparsi solo con gli interventi ottocenteschi, ma al di fuori di quello che era il perimetro delle mura medievali. Da questo punto di vista stupisce l’approvazione del progetto da parte della Soprintendenza". Inoltre "questa improvvida iniziativa – criticano – è presentata come un "elemento di lotta al cambiamento climatico" in un centro che si definisce "pietrificato", come fosse un difetto da correggere. A questo scopo però gli aranci in via Cavour darebbero un contributo solo di facciata. E viene da chiedersi con quali altri interventi nel centro storico proseguirebbe la realizzazione della ‘città green’". "Chiediamo con forza – concludono – che la parte relativa all’impianto di aranci venga stralciata dal progetto". (ANSA).