(ANSA) – MADRID, 10 AGO – I pronostici delle settimane scorse si sono puntualmente avverati: la laguna permanente più grande del Parco nazionale del Doñana, area protetta del sud della Spagna dichiarata Patrimonio dell’Umanità, è rimasta completamente secca per il secondo anno consecutivo. A renderlo noto è il Consiglio Superiore per le Ricerche Scientifiche spagnolo (Csic), il massimo organismo pubblico in questo ambito del Paese iberico. Stando alla nota, il prosciugamento completo della laguna di Santa Olalla per due estati consecutive non si era mai registrato prima da quando sono disponibili dati in merito (circa 50 anni fa). La situazione della laguna comporta un grave rischio per la biodiversità legata a questo ambiente naturale, in particolare per specie animali come pesci e tartarughe. Il Parco del Doñana è da diversi anni soggetto a minacce ambientali sia per i sempre più frequenti periodi di siccità che colpiscono questa zona dell’estremo sud della Spagna, come quello attualmente in corso da mesi, sia per attività agricole illegali. Nella sua nota, il Csic chiede "l’urgente riduzione della quantità totale di acqua che viene estratta dalla falda acquifera" presente in zona, per tornare così "a livelli che consentano il ripristino del sistema lagunare e arrestino il degrado dello spazio naturale". La gestione delle attività agricole nel circondario del Doñana sono spesso oggetto di aspre dispute politiche. La Spagna è stata condannata dalla giustizia europea per non aver impedito tali abusi nella zona del parco. (ANSA).