(ANSAmed) – BEIRUT, 04 AGO – Beirut e tutto il Libano si apprestano a ricordare il 3/o anniversario della devastante esplosione del porto di Beirut, nella quale il 4 agosto del 2020 morirono circa 250 persone, altre 6mila rimasero ferite, molte delle quali menomate o sfigurate a vita. L’esplosione, che danneggiò un terzo della città libanese, fu causata dalla deflagrazione di 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, custodite illegalmente per più di 6 anni in uno dei capannoni del porto di Beirut, a poche centinaia di metri dal centro abitato della capitale libanese. A breve, alle 16 locali (le 15 in Italia) i familiari delle vittime, attivisti e gente comune si ritroveranno per una marcia silenziosa che partirà dalla Caserma dei Pompieri nel quartiere di Karantina, tra i più colpiti dall’esplosione, e che giungerà sulla terrazza antistante al porto verso le 17:30 locali (le 18:30 in Italia). Il corteo dovrebbe proseguire verso Piazza dei Martiri, da anni luogo simbolo delle proteste popolari contro la classe politica, ritenuta da più parti responsabile del default finanziario del Paese, palesatosi nel 2019, e della stessa esplosione del nitrato di ammonio nel 2020. L’inchiesta giudiziaria libanese, guidata dal giudice Tareq Bitar, è di fatto insabbiata da più di un anno da una serie di manovre burocratiche e politiche di esponenti della classe politica. (ANSAmed).