(ANSA) – RIO DE JANEIRO, 01 AGO – Nuova polemica in vista in Brasile, il Paese con il maggior numero di cattolici al mondo: una risoluzione del Consiglio nazionale della sanità (Cns), legato al ministero della Salute, prevede la legalizzazione dell’aborto e della marijuana, nonché la riduzione a 14 anni dell’età minima per la transizione di genere. La delibera 715, approvata all’unanimità dal Cns, fornisce le "linee guida strategiche" del Piano pluriennale e del Piano sanitario nazionale per il periodo dal 2024 al 2027. Entrambi i programmi dipendono ancora dall’approvazione del Congresso. Tra gli obiettivi delineati nella risoluzione c’è quello di "garantire l’intersettorialità nelle azioni sanitarie per combattere le disuguaglianze strutturali e storiche, con l’espansione delle politiche sociali e di trasferimento del reddito, con la legalizzazione dell’aborto e della marijuana". Il documento difende anche la riduzione dell’età minima per il cambio di sesso con l’uso di ormoni. Oggi, per regolamento del Consiglio federale di medicina, bisogna avere 16 anni per iniziare questo processo. L’iniziativa del Cns ha ricevuto una "nota di ripudio" dall’Associazione nazionale dei giuristi evangelici (Anajure). (ANSA).