(ANSA) – ROMA, 29 LUG – Un uomo d’affari taiwanese è stato liberato dopo oltre 1.400 giorni dopo essere stato accusato di spionaggio per aver scattato, nel 2019, foto di agenti di polizia a Shenzhen. "Ho provato un enorme sollievo dopo aver superato il controllo del passaporto e ho pianto un po’, sono tornato nel mondo libero", ha detto il signor Lee alla Bbc prima di salire su un aereo. Arrestato e incarcerato era stato accusato di spionaggio e furto di segreti di Stato. Era uscito dal carcere nel luglio 2021, ma gli era stato impedito di lasciare la Cina perché "privato dei diritti politici". Una rara sanzione che include il divieto di uscita a detenuti che non sono cittadini della Cina continentale. Secondo gli attivisti, l’identità taiwanese del signor Lee potrebbe aver spinto le autorità al pugno duro, alla luce delle tensioni con Tapei. (ANSA).