(ANSA) – BOGOTÁ, 29 LUG – Nicolás Petro, figlio del presidente colombiano Gustavo Petro, è stato arrestato oggi a Barranquilla dalla Procura, su richiesta di un tribunale penale di Bogotá. L’uomo è accusato dei reati di "riciclaggio di beni e arricchimento illecito", derivato dalla presunta ricezione di denaro da parte di persone accusate di aver commesso reati e che presumibilmente sarebbero andate alla campagna presidenziale del padre nel 2022, e che, a quanto pare, non sono entrate nella contabilità ufficiale. Oltre a Petro, è stata arrestata anche la sua ex moglie, Day Vásquez, che ha denunciato pubblicamente il figlio del capo dello Stato, sostenendo che aveva preso i soldi e li aveva usati per acquistare beni. Secondo un comunicato della Procura, sia Petro che Vásquez saranno trasferiti e posti in un carcere della capitale, mentre le "prove materiali" saranno confiscate. Attraverso i suoi social network, il presidente Petro si è rammaricato per quello che è successo a suo figlio, si è detto fiducioso che lui rifletterà sui suoi errori, avvertendo che non interferirà nel caso. "Come persona e come padre – ha commentato via Twitter – mi fa molto male tanta autodistruzione e il fatto che uno dei miei figli vada in carcere. Ma da presidente farò in modo che la Procura abbia tutte le garanzie da parte mia per procedere in conformità con la legge". "Auguro a mio figlio – ha infine detto – buona fortuna e forza. Possano questi eventi forgiare il suo carattere e possa riflettere sui propri errori. Come ho affermato davanti al procuratore generale, non interverrò né farò pressioni sulle sue decisioni; possa la legge guidare liberamente il processo", (ANSA).