(ANSA) – ROMA, 26 LUG – Il riscaldamento globale è un argomento di cui si parla tanto e in modo confuso, alimentando cattiva informazione, catastrofismo e persino negazionismo. Il 34,7% degli italiani è convinto che ci sia un allarmismo eccessivo sul cambiamento climatico e il 25,5% ritiene che l’alluvione di quest’anno sia la risposta più efficace a chi sostiene che si sta progressivamente andando verso la desertificazione. I negazionisti, che sono convinti che il cambiamento climatico non esista, sono il 16,2% della popolazione. Percentuale che sale al 18,3% tra i più anziani e al 18,2% tra i meno scolarizzati. Si legge nel Rapporto Ital Communications-Censis "Disinformazione e fake news in Italia". Emerge poi – si legge nel rapporto – all’interno del corpo sociale una comprensibile preoccupazione per la sostenibilità economica della transizione ecologica, che secondo il 33,4% della popolazione richiederebbe sforzi e investimenti economici che in questa fase non ci possiamo permettere e che ci costringerebbero a fare un passo indietro negli standard di vita di benessere e qualità della vita ormai acquisiti. Si tratta di un’opinione che arriva al 51,5% tra chi ha al massimo la licenza media, è del 37,8% delle donne e del 36,6% tra gli over 64 anni. "In realtà, questa convinzione è confutata dalle più accreditate analisi previsionali – si ricorda nel rapporto – che rivelano che la transizione ecologica creerà moltissimi posti di lavoro, e, soprattutto, che nel medio periodo ci condurrà verso uno scenario di maggiore sviluppo economico". (ANSA).