(ANSA) – SAN PAOLO, 25 LUG – Cuba celebra il suo settantesimo anniversario della Ribellione nazionale nella morsa di una delle crisi economiche più gravi della sua storia. Era il 26 luglio 1953, quando un centinaio di uomini guidati da Fidel Castro, assaltarono le caserme Moncada e Carlos Manuel de Cespedes, a Santiago di Cuba, contro il regime di Fulgencio Batista. La prima insurrezione, che aprì la strada della rivoluzione, sarà festeggiata con una grande manifestazione nella provincia di Santiago. "Rendendo omaggio alla Generazione del centenario e alle gesta del 26 di luglio, riaffermiamo l’inflessibile decisione di continuare a forgiare l’unità nelle idee di Martí e di Fidel, per affrontare e vincere tutti gli ostacoli", recita la Granma, organo ufficiale del Partito comunista cubano. Ma la vera sfida ora per L’Avana è risollevarsi dalla crisi economica che l’attanaglia. L’emigrazione in massa dei suoi giovani, lo scarseggiare dei beni di prima necessità, la penuria di energia, sono solo alcuni segnali delle difficoltà che l’isola sta attraversando, costretta a fare i conti con l’eredità di una pandemia che per due anni ha azzerato i flussi turistici, sua fonte primaria di guadagno. (ANSA).