(ANSAmed) – BEIRUT, 24 LUG – Il governo iracheno, sostenuto dall’Iran e dagli Stati Uniti, si è offerto di mediare tra le parti in guerra in Yemen, paese martoriato da un decennio di conflitto armato tra forze locali filo-iraniane e altre sostenute dall’Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti. I media di Baghdad riferiscono dell’offerta fatta dal ministro degli esteri iracheno Fuad Hussein durante l’incontro, nelle ultime ore nella capitale irachena, col suo omologo yemenita Ahmad ben Mubarak, espressione del governo lealista appoggiato da Riad e da Abu Dhabi. Centinaia di migliaia di persone sono morte nel conflitto armato o a causa degli effetti diretti della guerra in corso dal 2014 ma scoppiata su scala regionale in un contesto di endemico scontro intestino risalente ai primi anni 2000. In Yemen, secondo l’Onu, da anni si assiste a una delle peggiori crisi umanitarie del pianeta. Una tregua di sei mesi, mediata dalle Nazioni Unite, è scaduta nell’ottobre scorso, ma i combattimenti sono rimasti in gran parte sospesi. "L’Iraq è pronto ad aiutare", ha detto Hussein: "Abbiamo buoni rapporti con tutte le parti. Possiamo usare la nostra influenza per la stabilità e la sicurezza nello Yemen, e possiamo agire a livello regionale", ha affermato. Le autorità di Baghdad periodicamente si propongono come mediatori nelle contese regionali. Nel 2021 hanno facilitato una serie di incontri tra esponenti sauditi e iraniani, prima che nelle scorse settimane da Pechino, in Cina, Arabia Saudita e Iran annunciassero la ripresa delle relazioni diplomatiche dopo sette anni di gelo. "La riconciliazione (tra Iran e Arabia Saudita) ha fornito speranze di pace in Yemen", ha detto Ben Mubarak. "Purtroppo finora non abbiamo visto nessun impatto diretto di questo accordo sulla situazione in Yemen, ma siamo fiduciosi". Lo scorso aprile, l’ambasciatore saudita nei territori yemeniti controllati dalle forze lealiste, si era per la prima volta recato a Sanaa, controllata dalle forze filo-iraniane, come parte di un piano per "stabilizzare" la tregua. Sebbene non sia stato raggiunto alcun accordo, l’inviato di Riad a Sanaa aveva affermato che le parti in conflitto sono "seriamente intenzionate a porre fine al conflitto". (ANSAmed).