Avevano trasformato una chat di classe in cui gli studenti avrebbero dovuto scambiarsi compiti e consigli in un luogo di scambio di foto pornografiche, insulti all’Olocausto di matrice nazifascista, foto dei professori con sberleffi e insulti.
Gli animatori del social denunciati dai carabinieri al Tribunale per i minorenni con una serie di ipotesi tra cui diffamazione, pornografia minorile, apologia di fascismo.
E’ accaduto all’istituto superiore “Vanoni” di Menaggio e le denunce hanno riguardato sei studenti tra i 14 e i 16 anni, anche se nella chat erano presenti tutti gli studenti della classe, circa 20.
Da quanto emerge i fatti – durati per tutto l’anno scolastico appena concluso – già al centro di un consiglio di classe straordinario durante il quale erano scaturiti provvedimenti disciplinari verso alcuni ragazzi poi sospesi.
Il commento del sindaco di Menaggio
“Commentare quanto accaduto è difficile – spiega il sindaco Michele Spaggiari – quel che mi preoccupa di più è la superficialità con cui certi argomenti vengono trattati, purtroppo su internet si trova di tutto e basta poco. Credo che nessuno dei ragazzi sostenga certi messaggi. E poi – aggiunge – Mi metto nei panni dei genitori che saranno tutte brave persone e che si rimprovereranno di non aver controllato di più i figli”.