“Il centro federale degli sport del ghiaccio è una cosa, il palazzetto un’altra. E il centro federale, secondo noi, dovrebbe essere realizato a Varese, abbiamo una rete unita che sostiene questa candidatura”. Il sindaco della Città Giardino, Davide Galimberti, replica così alle pungenti affermazioni del sindaco di Como, Alessandro Rapinese. “Non voglio entrare nella polemica né parlare di derby o di scontro – aggiunge – ma proprio per la vivacità delle nostre associazioni e dei nostri sportivi a nostro giudizio siamo il territorio adatto per ospitare la Coverciano del ghiaccio”.
La candidatura ufficiale di Varese e la reazione di Como
Da Varese, è noto, è partita nelle scorse ore una lettera indirizzata al governatore lombardo, Attilio Fontana con la candidatura ufficiale sostenuta da enti, istituzioni mondo dello sport.
Ma il capoluogo lariano non ci sta e il sindaco, Alessandro Rapinese, ha definito l’atteggiamento dei vicini di casa “inqualificabile” e “ingordo” sottolineando che a Varese è stato da poco inaugurato un nuovissimo palazzetto del ghiaccio mentre a Como la struttura di Casate è sotto stretta osservazione perché in inverno quando nevica fa preoccupare per la staticità del tetto mentre appena le temperature salgono è esposta a variazioni climatiche essendo aperta.
I due comuni si contendono il nuovo centro federale regionale degli sport del ghiaccio, appunto, per cui la Lombardia è destinataria di importanti fondi del Pnrr (25 milioni di euro). Le notevoli risorse, se arrivassero a Como, andrebbero a riqualificare un’intera area che da tempo versa nel degrado: la piana di Muggiò con un maxi impianto da 5mila posti. E l’amministrazione sin dal suo insediamento sta lavorando a questo progetto. E’ costante il rapporto con gli uffici di Palazzo Lombardia. Ma anche la città giardino ha ambizioni e obiettivi. L’ultima parola spetta alla Regione.
“Ritengo che in vista delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026 anche gli altri territori della regione dovrebbero avere un palaghiaccio per ospitare gli atleti, quindi speriamo che anche Como, intercettando altre risorse, possa farcela – aggiunge Galimberti – con investimenti calibrati sulle reali esigenze. Del resto non c’è un’unica linea di finanziamento per gli impianti sportivi”. E qui dunque la stoccata polemica. “Noi non ci stiamo candidando per il bando di un nuovo palazzetto proprio in virtù del fatto che il palazzetto lo abbiamo, ma per il centro federale, le due cose sono ben distinte” chiude il sindaco di Varese.