(ANSA) – ROMA, 20 LUG – La Camera non poteva negare l’utilizzo delle intercettazioni del deputato Cosimo Ferri alla sezione disciplinare del Csm che ne aveva fatto richiesta. Così la Corte costituzionale in una sentenza che annulla la deliberazione della Camera del 12 gennaio 2022. Le intercettazioni, acquisite nell’ambito di un procedimento penale promosso dalla procura di Perugia, si riferivano alla riunione all’hotel Champagne di Roma del 9 gennaio 2019 in cui il parlamentare discuteva con componenti togati del Csm, il collega deputato Luca Lotti e Luca Palamara della nomina del procuratore di Roma. (ANSA).