(ANSA) – NEW DELHI, 19 LUG – Un tribunale di Delhi ha concesso la libertà su cauzione all’ex presidente della federazione nazionale di lotta Brij Bhushan Sharan Singh, che il 7 luglio scorso, al termine di una lunga indagine, è stato incriminato per presunto stalking e molestie sessuali ripetute nei confronti di alcune atlete. Per questi tipi di accuse il codice penale indiano prevede l’arresto preventivo, che, grazie alla decisione, è stato risparmiato a Singh, che è anche parlamentare del Bjp, il partito al governo in India, in attesa della discussione sul caso, che si terrà il 20 luglio. Oltre a Singh, la polizia ha incriminato anche il suo collaboratore e segretario della federazione sportiva Vinod Tomar. I due rinvii a giudizio hanno messo la parola fine al primo capitolo della lunga battaglia delle atlete, che da gennaio di quest’anno hanno denunciato pubblicamente i comportamenti e le molestie subiti dai due, chiedendo che venissero rimossi dagli incarichi e processati. Il momento più difficile per le atlete, tra cui alcune vincitrici di medaglie d’oro e argenti alle Olimpiadi e ai Giochi Asiatici, è stato a fine maggio, quando le sportive, che da oltre un mese presidiavano a Delhi un sit-in nei dintorni della sede del Parlamento per chiedere che le loro denunce venissero ascoltate, vennero disperse dalla polizia con modi abbastanza brutali. (ANSA).