Strage di Erba, procedimento disciplinare nei confronti di Cuno Tarfusser dopo la denuncia di una dirigente della Procura generale di Milano per un conflitto insorto con il magistrato che ritiene errore giudiziario l’ergastolo inflitto ai coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi per il pluriomicidio compiuto nel 2006. A darne notizia è oggi il Corriere della Sera precisando che la competente Procura generale della Cassazione ha avviato il procedimento disciplinare non per la fondatezza o meno della messa in dubbio degli ergastoli, ma per il modo di farlo.
A Tarfusser viene contestato di aver “violato i doveri di correttezza, riserbo ed equilibrio” quando il 31 marzo depositò di propria iniziativa in cancelleria la richiesta di revisione della condanna definitiva della coppia all’ergastolo. “In palese violazione del documento organizzativo dell’ufficio che assegna all’avvocato generale e al procuratore generale” (che in caso di dissenso ha l’ultima parola) la facoltà di richiedere la revisione di sentenze” qualora sopravvengano nuove prove d’innocenza.
Secondo quanto è emerso l”accusa disciplinare per il sostituto procuratore milanese Tarfusser è di avere, appunto senza alcuna delega dal capo, per mesi tenuto contatti con i difensori Fabio Schembri e Paolo Sevesi, dai quali avrebbe ricevuto consulenze scientifiche sulle asserite nuove prove a favore dei coniugi Romano-Bazzi. Sulla cui base Tarfusser ha poi scritto e depositato (per il successivo inoltro alla Corte d’Appello di Brescia sinora non avvenuto) una richiesta di revisione degli ergastoli inflitti ai coniugi per il quadruplice omicidio nel 2006.
Tarfusser è stato interrogato a Roma nel disciplinare dal sostituto pg di Cassazione Simone Perelli, di fronte al quale – sempre in base a quanto ricostruito – ha ritenuto di rivendicare la propria imparzialità nell’accertare anche possibili circostanze a favore degli imputati, e l’assurdità, a suo avviso, di far dipendere dall’interpretazione di un regolamento interno la sorte dei due ergastolani che ritiene innocenti.