5 euro all’ora, continui straordinari per avere in busta paga tra 1.200 e i 1.300 euro al mese, salari al di sotto della soglia di povertà e responsabilità maggiori rispetto alla retribuzione. E’ quanto emerge dalle testimonianze raccolte e racchiuse nelle pagine del decreto del pm di Milano Paolo Storari che, a nemmeno un mese di distanza dal primo caso, torna a scuotere il mondo della vigilanza privata nel Comasco. E’ stata sottoposta a controllo giudiziario, una sorta di commissariamento, con l’accusa di caporalato e sfruttamento dei lavoratori la società Mondialpol che in città ha sede in via Scalabrini. La provincia di Como è stata tra le prime in cui il gruppo, che opera sul territorio nazionale, si è radicato.
I finanziari hanno eseguito il decreto, emesso d’urgenza, dalla Direzione Distrettuale Antimafia della procura di Milano. In base a quanto è emerso i lavoratori – come nel caso della cooperativa Servizi Fiduciari (che fa parte del gruppo Sicuritalia), anch’essa commissariata lo scorso 22 giugno – sarebbero stati pagati poco più di 5 euro all’ora e minacciati di trasferimento se non accettavano le condizioni. Sarebbero numerosi i dipendenti coinvolti.
Le indagini, tuttora in corso da parte del nucleo di polizia economico-finanziaria meneghino, avrebbero fatto emergere fenomeni di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro approfittando dello stato di bisogno dei dipendenti. Il provvedimento, firmato – come detto – dal pm Paolo Storari dovrà essere convalidato dal gip Domenico Santoro.
Dalle carte emergerebbero retribuzioni ben al di sotto della soglia di povertà e sproporzionate rispetto alla qualità e alla quantità del lavoro prestato. Anche a Como – si legge in una nota firmata dal procuratore Marcello Viola – sono in corso diverse perquisizioni nei confronti della società e delle persone con fisiche con funzioni di responsabilità verso i lavoratori coinvolti. La Finanza sta, inoltre, “procedendo alla notifica dell’informazione di garanzia”.
Disposto d’urgenza il controllo giudiziario dell’azienda con la nomina di un amministratore giudiziario che avrà il compito di controllare il rispetto delle norme e delle condizioni di lavoro e che proceda alla regolarizzazione dei lavoratori.
Contattata l’azienda al momento non sono state rilasciate dichiarazioni.