(ANSA) – LONDRA, 13 LUG – E’ iniziata oggi l’annunciata nuova tranche da record degli scioperi dei cosiddetti junior doctor dell’Inghilterra, giovani medici già qualificati che esercitano mentre fanno pratica post-laurea in cambio di stipendi mediamente modesti nelle strutture del servizio sanitario nazionale britannico (Nhs), protagonisti di una delle più dure vertenze salariali di questi mesi di malcontento sociale nel Regno Unito. Stavolta i giorni di astensione dal lavoro proclamati dalla British Medical Association (Bma), sindacato di riferimento dei camici bianchi sull’isola, sono cinque: fino al 18 luglio compreso, picco di durata consecutiva – salvo improbabili interruzioni in corsa – nei 75 anni di storia dell’Nhs. L’ennesima agitazione fa seguito alla mancata riapertura d’un tavolo negoziale con il governo Tory di Rishi Sunak, dopo l’offerta respinta nelle settimane scorse di un aumento netto dei salari del 5% proposto dal ministro della Salute, Steve Barclay. I rappresentanti sindacali avevano avanzato a inizio vertenza una richiesta di aggiornamento dei salari ben oltre l’impennata dell’inflazione attuale – dopo anni di stasi e austerità e i sacrifici sopportati durante la pandemia di Covid – fino al 35%. (ANSA).