– TEL AVIV, 05 LUG – Diverse migliaia di dimostranti hanno occupato una grande arteria di Tel Aviv, la Ayalon, in solidarietà col capo della polizia cittadina Ami Eshed, entrato in conflitto con il ministro per la sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, leader del partito di estrema destra ‘Potere ebraico’, e di fatto estromesso dalla polizia. Il capo della polizia di Tel Aviv, dopo 33 anni di servizio, ha polemicamente rassegnato le dimissioni attribuendo fra l’altro la decisione al suo costante rifiuto di "spaccare le teste e di spezzare le ossa" di quanti partecipavano alle manifestazioni contro il governo. In un testo fortemente polemico nei confronti del ministro per la sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir (leader del partito di estrema destra ‘Potere ebraico’) Eshed ha detto: "Pago un prezzo personale insopportabile per la mia scelta di impedire una guerra fratricida. Avrei potuto ordinare un ricorso sproporzionato alla forza, dopo ogni manifestazione avrei potuto riempire di feriti il pronto soccorso dell’ospedale cittadino Ichilov". Per il suo approccio moderato nei confronti dei dimostranti, ha affermato in un incontro con la stampa, è stato estromesso dalla candidatura al comando della polizia e di fatto costretto a farsi da parte. "Le parole pronunciate oggi da Eshed – ha replicato il ministro Ben Gvir – dimostrano che nella polizia di Israele serviva un alto ufficiale al servizio della politica. Gli auguro ogni successo – ha aggiunto polemicamente – quando alle prossime elezioni si candiderà in una formazione di sinistra". Subito dopo la conferenza stampa del capo della polizia dimissionario, dimostranti hanno invaso la Ayalon Highway. Hanno scandito slogan contro il governo, si sono scontrati con agenti (parte dei quali a cavallo) e hanno acceso alcuni falò. In parallelo altre manifestazioni spontanee di protesta contro la estromissione di Eshed si sono svolte a Haifa e a Gerusalemme. Queste manifestazioni seguono di pochi giorni altre proteste di massa contro la riforma giudiziaria elaborata dal governo Netanyahu che hanno paralizzato per diverse ore le vie di accesso all"aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.