(ANSA) – NEW YORK, 04 LUG – Da New York alla California, le acque americane non sono mai state cosi’ pericolose, e secondo gli esperti la colpa e’ dell’inquinamento. In vista del lungo fine settimana del 4 luglio, i funzionari e gli esperti di fauna selvatica della California hanno esortato i bagnanti a prestare attenzione ai leoni marini che mostrano un comportamento insolitamente aggressivo nei confronti delle persone. Sam Dover, direttore esecutivo del Channel Islands Marine & Wildlife Institute, ha spiegato ad Axios come sette leoni marini che si erano ammalati a causa dell’acido domoico, una neurotossina emessa dalle alghe in mare aperto, avevano morso solo negli ultimi giorni tre bagnanti, due surfisti, un ragazzo a bordo di una canoa e un sub. E i funzionari della contea di Orange hanno posizionato dei cartelli sulle spiagge di Salt Creek e Strands la scorsa settimana dopo che due persone sono state ferite da leoni marini malati. In generale, da maggio centinaia di leoni marini si sono ammalati o sono morti sulle spiagge della California centrale e meridionale a causa delle alghe, il cui aumento e’ determinato dal riscaldamento climatico. A New York, invece, gli squali si avvicinano sempre di piu’ alle spiagge di Long Island: l’ultimo episodio risale a ieri pomeriggio, dove un adolescente di 15 anni che faceva surf al largo di Fire Island è stato attaccato da uno squalo che gli ha morso il piede sinistro. Scene di panico anche in Florida. Mentre nella zona dei Grandi Laghi – tra il nord degli Usa e il Canada – un parassita chiamato pesce vampiro e’ tornato ad infestare le acque dolci. Le lamprede di mare, simili alle anguille con denti molto aguzzi, sono state viste attaccare altri pesci come trote e salmoni, e stanno mettendo a rischio il settore della pesca. In passato era stato fatto un intervento per ridurre la loro presenza ma durante la pandemia si sono moltiplicati. Secondo gli esperti, tuttavia, il pesce vampiro non rappresenta un pericolo per la salute degli esseri umani. (ANSA).