(ANSA) – WAD MADANI, 03 LUG – La capitale del Sudan, Khartoum, è nuovamente scossa anche oggi dal fuoco dell’artiglieria pesante dei paramilitari e dell’esercito, assediato su più fronti e che chiede ancora una volta il rinforzo dei civili in una guerra senza fine dopo circa tre mesi. I combattimenti "sono iniziati intorno alle quattro del mattino e da allora non sono cessati", hanno raccontato alcuni testimoni bloccati nella capitale sudanese, senza acqua, senza elettricità e con riserve di cibo e denaro quasi esauriti. La guerra che dal 15 aprile ha opposto l’esercito guidato dal generale Abdel Fattah ai paramilitari delle Forze di supporto rapido (Fsr) del generale Mohamed Hamdane Daglo ha causato quasi 3.000 morti e 2,8 milioni di sfollati e rifugiati. La crisi umanitaria continua ad aggravarsi in un Paese dove, già prima della guerra, una persona su tre soffriva la fame e minaccia inoltre di destabilizzare un’intera regione a cavallo tra il Sahel, il Corno d’Africa e il Medio Oriente, aree già anch’esse in preda alla violenza. Le due forze belligeranti hanno continuato a ignorare gli appelli al cessate il fuoco provenienti da tutto il mondo, sicuri di poter vincere militarmente, e si rifiutano di aprire i negoziati. (ANSA).