(ANSA) – PERUGIA, 29 GIU – L’Umbria chiederà lo stato di emergenza nazionale, dopo le forti piogge di venerdì 23 giugno che avevano coinvolto in particolare i territori di Assisi e di altri tre comuni, provocando l’esondazione del fiume Tescio e del fiume Topino. Si è tenuta oggi in Regione, presieduta dall’assessore alla Protezione civile Enrico Melasecche, la riunione del tavolo tecnico interistituzionale per fare il punto sugli interventi fatti e da svolgere a Bastia Umbra, Assisi, Valtopina e Nocera Umbra, colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici di venerdì 23 giugno, con pesanti danni causati dall’esondazione del fiume Tescio e del fiume Topino. Alla riunione erano presenti i sindaci dei quattro Comuni. Composto da dirigenti e tecnici dei competenti uffici regionali e di quelli comunali, il tavolo ha provveduto all’esame dei dati di piovosità e portata dei fiumi. È emersa "con chiarezza – spiega la Regione – l’eccezionalità dell’evento: 200 millimetri di pioggia caduti in 75 minuti hanno innescato un’onda di piena alla confluenza del Tescio con il Chiascio, quantificata in un periodo di ritorno di 400 anni". Si è convenuto sulla necessità di richiedere lo stato di emergenza nazionale. Nel corso della riunione è stata fatta la ricognizione delle azioni svolte per assistere la popolazione e mettere in sicurezza le infrastrutture, e di tutti gli interventi eseguiti da Regione, Provincia Perugia, l’Agenzia regionale per la forestazione e dagli stessi Comuni di Assisi, Bastia Umbra, Nocera Umbra, e Valtopina con l’aiuto dei vigili del fuoco, dei volontari di protezione civile, della Croce rossa italiana. A Valtopina, come ha comunicato il sindaco, due nuclei familiari, per un totale di sei persone, sono stati sgomberati poiché la loro abitazione è completamente invasa da detriti. Per accelerare gli interventi di messa in sicurezza delle aste fluviali dove si sono ancora presenti grandi accumuli di detriti, legno e ghiaia, si è chiesto all’Agenzia forestale regionale di intervenire con l’aiuto dei vigili del fuoco. Il tavolo tecnico resterà aperto per monitorare costantemente l’andamento delle operazioni per il ripristino delle condizioni di sicurezza e verrà prossimamente riconvocato. (ANSA).