(ANSA) – LONDRA, 27 GIU – Monta una nuova polemica sul controverso piano Ruanda voluto dal governo britannico, all’interno della sua draconiana stretta sull’immigrazione irregolare, per il trasferimento di quote di richiedenti asilo in Africa a scopo dissuasivo, e rimasto finora sulla carta per la serie di ricorsi legali avviati. In questo caso le critiche riguardano i costi che proprio l’esecutivo deve sostenere per portare avanti questa iniziativa: si parla di 169 mila sterline (196 mila euro) per il trasferimento di un singolo immigrato dal Regno Unito al Ruanda, come ha rivelato lo stesso ministero dell’Interno. Proprio su questi dati si è innescato un botta e risposta all’interno del partito di maggioranza tra la deputata conservatrice Caroline Nokes, presidente della Commissione per le Pari opportunità della Camera dei Comuni, secondo cui i costi del piano superano i benefici, e la ministra dell’Interno Suella Braverman, fautrice della linea dura verso i migranti. Quest’ultima ha difeso il trasferimento in Ruanda, contenuto all’interno del disegno di legge noto come Illegal Migration Bill, e ha esortato i parlamentari ad approvarlo in quanto rappresenta l’unica soluzione valida per fermare gli sbarchi sulle coste inglesi, dopo i numeri record dell’anno scorso, e contrastare l’azione dei trafficanti di persone "riportando in equilibrio il nostro sistema di asilo". La polemica arriva in una settimana molto importante per l’approvazione del provvedimento di punta del governo conservatore guidato da Rishi Sunak che vede già molti critici fra i membri della Camera dei Lord chiamati ad esprimersi in merito. (ANSA).