“Le minoranze hanno un ruolo istituzionale nella gestione amministrativa del Comune. È grave che Rapinese rifiuti per principio qualsiasi collaborazione”: a un anno dall’elezione del sindaco di Como questa dichiarazione del capogruppo di Svolta civica Vittorio Nessi raccoglie il sentimento comune delle minoranze a Palazzo Cernezzi. “Tanti, troppi no da parte del sindaco e della sua maggioranza. – aggiunge Lorenzo Cantaluppi, consigliere di Fratelli d’Italia – Credo che il 90% delle mozioni presentate quest’anno in consiglio comunale sia stato votato negativamente. Su tante cose il sindaco avrebbe potuto collaborare e aprirsi di più alle opposizioni. E anche i consiglieri di maggioranza sottostanno a questi no”.
Rapinese ha dichiarato di aver realizzato quasi tutto di quanto promesso nel programma elettorale, tra opere e obiettivi incardinati o raggiunti. “Non so quanti hanno potuto fare una vasca nella piscina di Muggiò – dice Cantaluppi – o utilizzare quella di via Del Dos, oppure pensiamo alla Ticosa. Rapinese è un grande comunicatore, ma io mi vanterei delle cose concretamente realizzate e non dei progetti ideati o soltanto iniziati”. E in particolare sull’impianto di Muggiò, “ricordo che in campagna elettorale aveva detto di aver in mano delle carte e che entro pochi mesi avrebbe riaperto la struttura. – conclude Cantaluppi – Così non è stato”.
“Se gli obiettivi realizzati sono quelli sbandierati in campagna elettorale, piscina in 3/6 mesi e due licenze taxi in più al mese, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. – interviene Nessi – Per il resto Rapinese ha portato avanti le opere di Landriscina e, in alcuni casi, con ritardi nella gestione dei bandi. L’unico evento interamente gestito da lui è il Natale che è costato 120mila euro in più delle precedenti edizioni. – continua Nessi – Como ha problemi importanti da risolvere, come il traffico, in relazione al quale ha dichiarato di non sapere cosa fare. Invece di criticare le opposizioni risponda tempestivamente alle numerose interrogazioni che tiene in disparte. A breve rivelerà i progetti? È da un anno che aspettiamo”.
“L’operato di Rapinese è in gran parte frutto delle scelte delle amministrazioni precedenti – commenta Patrizia Lissi, capogruppo del Pd in consiglio comunale – Il Politeama è stato comprato grazie a un iter già avviato, ma non c’è un progetto. La piscina di Muggiò è ancora chiusa nonostante le promesse elettorali, via del Doss è chiusa. Le rette degli asili nido sono aumentate, così come le spese vive per le associazioni e sono stati chiusi i centri civici. Rapinese non si prenda meriti che non ha. – conclude Lissi – La smetta di insultare i suoi predecessori e le altre parti politiche e di autodefinirsi il numero uno”.