(ANSA) – FIRENZE, 25 GIU – "Devo dire che il mio cuore in questo momento è diviso perchè da una parte questo è un momento di festa, non può essere altrimenti, dall’altra però tutti noi soffriamo per Kata che ancora non torna alla sua famiglia. Allora mi sono chiesto che significato possiamo dare ai fuochi che fra poco vedremo? I fuochi sono un lampo di luce nel buio, ecco l’auspicio allora è che ci sia un lampo di luce che illumini questa tragedia e che aiuti gli investigatori a ritrovare Kata e a riportarla ai suoi e a tutti noi". L’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori è tornato a parlare della bambina scomparsa dal 10 giugno intervenendo ieri sera sul lungarno della Zecca Vecchia poco prima dell’inizio del tradizionale spettacolo pirotecnico dei ‘fochi di San Giovanni’, sparati da piazzale Michelangelo, che chiude la festa del patrono di Firenze. "C’è un altro pensiero però – ha aggiunto il cardinale -: i fuochi nascono da un pugno di polvere di pirite che finchè rimane chiusa in se stessa non si vede, non serve a nulla, c’è bisogno di un po’ di fuoco e da quel fuoco esplode la bellezza. Allora all’auspicio di prima permettete che unisca anche una esortazione affinchè ciascuno di noi sia un fuoco per gli altri, sia davvero un’esplosione di luce, di gioia, di comunione con tutti noi". (ANSA).