(ANSA) – NEW YORK, 23 GIU – Suleman Dawooh, il diciannovenne morto a bordo del Titan, era "terrorizzato" e non era convinto di voler partecipare all’avventura nel sommergibile insieme al padre, l’uomo d’affari pachistano Shahzada Dawood. A confessarlo è la zia del ragazzo e sorella di Shahzada Dawood in un’intervista a Nbc. Nei giorni precedenti al viaggio nell’oceano era "terrorizzato" e riluttante, ha detto Azmeh Dawood sottolineando che il ragazzo alla fine ha superato la paura per fare contento il padre, un appassionato del Titanic, nel giorno della festa del papà il 18 giugno. Singhiozzando al telefono, Azmeh racconta a Nbc di aver trascorso gli ultimi giorni incollata alla televisione, alla disperata ricerca di aggiornamenti sul fratello e sul nipote. "Non riesco a crederci, è una situazione surreale. Mi sembra di essere imprigionata in un brutto sogno e, personalmente, trovo difficoltà a respirare pensando al loro", aggiunge la donna. (ANSA).