(ANSA) – RAVENNA, 20 GIU – Circa 1,3 milioni di euro: è il valore delle criptovalute sequestrate a un 40enne trader faentino dai finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Ravenna in collaborazione con i colleghi del nucleo tutela privacy e frodi tecnologiche di Roma, nell’ambito di una inchiesta per omessa dichiarazione fiscale. Il provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza è scattato su delega della Procura ravennate. Secondo l’accusa, il 40enne tra il 2020 e il 2021, in pieno periodo pandemico, operando trading online sui mercati delle diverse valute virtuali, aveva maturato plusvalenze per oltre cinque milioni di euro senza presentare alcuna dichiarazione fiscale. L’indagine era scattata da una segnalazione del nucleo speciale: analizzando i maggiori trader italiani in valute virtuali, gli inquirenti avevano individuato un wallet (portafoglio digitale) con cui erano state movimentate ingenti quantità di bitcoin, identificandone il soggetto possessore nel 40enne faentino appunto. I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di ricostruire le numerosissime movimentazioni telematiche. È così emerso che per entrambe le annualità considerate si superavano le soglie di rilevanza penale: il trader è stato perciò denunciato per omessa dichiarazione fiscale. È in questo contesto che la Procura ha disposto una perquisizione con contestuale sequestro preventivo di una somma pari alle imposte non dichiarate. A casa dell’indagato la guardia di Finanza ha rinvenuto il personal computer utilizzato per il trading. Sono state poi scoperte le coordinate di oltre 2.000 wallet oltre a diverse sostanze stupefacenti tra cui funghi allucinogeni, metanfetamine e francobolli di lsd. Al termine delle operazioni, sono stati sottoposti a sequestro oltre 76.600 unità di cryptovaluta ‘Avax’ e oltre 23 di ‘Bitcoin’, per un controvalore attuale pari all’intero importo da sequestrare. (ANSA).