“La Regione deve avere un ruolo attivo sulle questioni aperte legate ai frontalieri dopo l’approvazione del disegno di legge sull’accordo fiscale. Serve una sede di confronto permanente”. Richiesta unanime delle organizzazioni sindacali dopo la riunione della commissione speciale regionale che si occupa dei rapporti tra Italia e Svizzera.
Nelle scorse ore, sono stati ascoltati i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil sui temi dei frontalieri. Dalla Lombardia, sono oltre 80mila le persone che quotidianamente attraversano il confine con i tre Cantoni di frontiera per lavorare.
Le organizzazioni sindacali chiedono un ruolo attivo alla Regione su più fronti. “Per la distribuzione transitoria dei ristorni fino al 2033 è necessaria una attenta valutazione sulle modalità di redistribuzione a Comuni, Province e Comunità montane delle imposte versate in Svizzera”, sottolineano in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil.
Richiesta inoltre l’istituzione di un fondo finalizzato ai progetti socioeconomici del territorio, oltre a un impegno sull’indennità di confine. “Chiediamo l’apertura di una discussione su modalità praticabili, efficacia, soggetti destinatari, area d’intervento per valorizzare welfare aziendale, iniziative per la conciliazione vita-lavoro, sconti benzina, contributi mirati sugli affitti”, chiedono le organizzazioni sindacali.
“E’ prioritaria l’istituzione di un osservatorio transfrontaliero lombardo, che coinvolga Istituzioni Italia-Svizzera e le parti sociali – si legge ancora nella nota di Cgil, Cisl e Uil – Infine abbiamo invitato Regione Lombardia a farsi parte attiva nei confronti del Governo nazionale affinché la tematica del telelavoro, risolto nell’accordo fiscale solo fino al 30 giugno, e quelle insorte sul lavoro frontaliero a seguito dell’adozione dell’assegno unico universale, possano vedere finalmente una soluzione definitiva”.
Dopo il primo incontro in commissione, le organizzazioni sindacali auspicano “un luogo di confronto permanente interistituzionale che coinvolga le parti sociali, in grado di monitorare il fenomeno nella fase attuale foriera di grandi cambiamenti a valle dell’approvazione delle nuove regole sull’imposizione fiscale”.