Centri civici di Como, nuovo attacco del Partito democratico all’amministrazione cittadina. “Ancora una volta il sindaco Alessandro Rapinese si è dimostrato irremovibile. Nonostante l’incontro con una quarantina di rappresentanti delle associazioni attive sul territorio, ha scelto di confermare il netto aumento dei contributi dovuti per l’utilizzo dei centri civici”, scrivono in una nota denunciano i consiglieri comunali Patrizia Lissi, Stefano Fanetti, Stefano Legnani ed Eleonora Galli, insieme al segretario cittadino Tommaso Legnani.
“Leggere le cifre è agghiacciante. In alcuni casi si passa da un contributo di 30 euro annuali per l’utilizzo dei locali a circa 1500, con quote che arrivano a essere, quindi, 50 volte superiori a quelle abituali. È un caso estremo, ma mediamente i costi aumenterebbero dalle 10 alle 30 volte per tutti, a seconda della grandezza degli spazi occupati. Naturalmente comprendiamo che, a fronte di un aumento dei costi di gestione, sia necessario rivedere le tariffe, prima estremamente simboliche, e chiedere un contributo effettivo a chi utilizza gli spazi. Tuttavia, l’aumento previsto dall’amministrazione appare davvero esagerato per realtà il cui budget non permette di sostenere simili spese” proseguono gli esponenti del PD di Como.
“L’associazionismo – concludono i consiglieri dem – dovrebbe essere considerato come una preziosa risorsa per la comunità e, proprio per questo, tutelato, salvaguardato e agevolato”.