In un Duomo di Milano gremito si sono celebrati oggi i funerali di Silvio Berlusconi (trasmessi in diretta su Etv). Esequie di Stato e lutto nazionale. Fuori dalla Cattedrale l’abbraccio della gente comune che ha voluto essere presente oggi, nel giorno dell’addio. Si sono stretti ai figli e alla famiglia le più alte cariche dello Stato: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni, i presidenti di Camera e Senato rispettivamente Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa. E poi tanti amici, esponenti politici, personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo.
Il rito presieduto da monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano che nella sua omelia ha ricordato e scandito il desiderio di vita, di amore, di felicità dell’ex premier.
L’omelia dell’arcivescovo Delpini
L’omelia dell’arcivescovo parte dal desiderio di vita.
“Vivere. Vivere e amare la vita. Vivere e desiderare una vita piena. Vivere e desiderare che la vita sia buona, bella per sé e per le persone care. Vivere e intendere la vita come una occasione per mettere a frutto i talenti ricevuti. Vivere e accettare le sfide della vita. Vivere e attraversare i momenti difficili della vita. Vivere e resistere e non lasciarsi abbattere dalle sconfitte e credere che c’è sempre una speranza di vittoria, di riscatto, di vita. Vivere e non sottrarsi alle sfide, ai contrasti, agli insulti, alle critiche, e continuare a sorridere, a sfidare, a contrastare, a ridere degli insulti. Vivere e sentire le forze esaurirsi, vivere e soffrire il declino e continuare a sorridere, a provare, a tentare una via per vivere ancora”.
Poi ancora le riflessioni si concentrano sull’amore. “Amare e desiderare di essere amato”. “Essere contento e amare le feste. Godere il bello della vita. Essere contento degli amici di una vita. Essere contento delle imprese che danno soddisfazione. Essere contento e desiderare che siano contenti anche gli altri”.
Infine l’uomo, il suo lavoro. La ricerca del successo, il confronto costante son i sostenitori ma anche con gli oppositori, “ammiratori e detrattori”.
“Silvio Berlusconi – ha detto ancora monsignor Delpini – è stato certo un uomo politico, è stato certo un uomo d’affari, è stato certo un personaggio alla ribalta della notorietà. Ma in questo momento di congedo e di preghiera, che cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi? È stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia. E ora celebriamo il mistero del compimento”.
L’applauso della piazza
All’uscita del feretro dal Duomo il lungo applauso della piazza. I tifosi rossoneri hanno intonato il coro: “Un presidente, solo un presidente”.