(ANSA) – ROMA, 12 GIU – Silvio Berlusconi "mancherà, però abbiamo ancora tanto da fare. Mi ha detto, ‘mi raccomando, tante opere che ho cominciato io finitele voi’. Sicuramente sarà più difficile, perché riusciva a mettere d’accordo tutti, a tenere in sintonia tutti, ad avere un pensiero per tutti. Cercheremo umilmente di portare avanti almeno una piccola parte del suo enorme lavoro". Così il vicepremier Matteo Salvini, nel giorno della scomparsa di Silvio Berlusconi. "È stato un grande politico e un grande uomo, anche gli avversari non possono non riconoscerne l’unicità, la rivoluzionarietà – ha detto ancora il ministro dei Trasporti -. Il patrimonio che lascia non è economico ma di affetti. Quando arrivavo la prima e l’ultima cosa di cui parlava erano la sua famiglia, i suoi figli, i nipoti, Marta. L’ho sentito sabato sera dopo la partita dell’Inter, alle 11 di sera stava lavorando per le Europee, per l’Italia, per Forza Italia, per il governo. mi piace pensare che abbia lavorato fino a 20 secondi prima, perché non si accontentava mai". Salvini ha spiegato di aver ricevuto la notizia della morte dell’ex premier mentre era "a Lesa, sul Lago Maggiore per lavoro, con la Guardia costiera, che era una delle sue affezionate mete. Al di là della grandezza politica, imprenditoriale, sportiva, televisiva – ha notato con la voce rotta dalla commozione – c’è l’aspetto umano, l’immensa generosità, l’affetto. Non aveva mai digerito che portassi la barba, poi alla fine se la faceva andare bene. Al mio compleanno mi ha regalato un set di camicie blu, perché ‘Matteo ti sta meglio il blu, togliti quel bianco’. E oggi cacchio ho la camicia bianca". (ANSA).