(ANSA) – IL CAIRO, 12 GIU – "Considerando che i negoziati con l’Etiopia vanno avanti da più di dieci anni senza alcun risultato, credo che il motivo principale sia la mancanza di volontà politica da parte etiope di concludere un simile accordo": lo ha detto l’Ambasciatore d’Egitto a Roma, Bassam Rady, riferendosi alla ‘Grande diga del rinascimento etiopico’ (Gerd) che Addis Abeba sta costruendo sul Nilo Azzurro. "Ribadisco che la questione dell’acqua del Nilo è una questione esistenziale per l’Egitto", ha detto il diplomatico all’ANSA rispondendo a una richiesta di elaborare ulteriormente rispetto a quanto dichiarato di recente a Porta a Porta. "Inoltre, i negoziati hanno coinvolto altre parti, come l’Unione Africana e gli Stati Uniti d’America, che hanno già formulato un accordo a Washington che è stato accettato e firmato dall’Egitto nel 2020, ma la parte etiope si è rifiutata di firmarlo", ha ricordato Rady. "Ribadisco che L’Egitto continuerà ad impegnarsi a concludere un accordo giuridicamente vincolante con la parte etiope, in merito alle regole di riempimento e di funzionamento della diga", ha dichiarato l’ex-portavoce del presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi. "L’Etiopia non ha rispettato la legge internazionale perché ha iniziato il riempimento prima di concludere un accordo complessivo, vincolante, con l’Egitto sul riempimento e sul funzionamento futuro della diga come stabilito dalla legge internazionale. L’Egitto non accetta compromessi per quanto riguarda la sua sicurezza idrica", ha detto inoltre Rady. (ANSA).