Un 48enne di origini siciliane ma residente da tempo in Brianza è stato arrestato dai carabinieri di Meda in esecuzione di una condanna a due anni di reclusione emessa dal tribunale di Monza per il reato di maltrattamenti aggravati commessi contro la ex convivente, una 43enne della provincia di Como, e i figli, tutti minori all’epoca dei fatti.
Secondo quanto ricostruito, l’inizio della serie di episodi violenti risale al 2013, quando l’uomo avrebbe cominciato ad assumere sostanze stupefacenti. Prima di allora la vita familiare veniva descritta come perfetta. Un buon padre sempre presente con un piccola ma fiorente impresa che mandava avanti assieme alla moglie, con la quale aveva già avuto due figlie nate nel 2002 e nel 2006. Poi l’uomo avrebbe cominciato a frequentare brutti giri e ad assumere droga.
Come emerso dalle indagini, il 48enne aveva cominciato a tornare a casa tardi, e tra le mura domestiche diventava sempre più spesso violento. A volte, soprattutto quando in astinenza dalla droga o ubriaco, avrebbe terrorizzato la moglie e le figlie urlando e rompendo mobili e suppellettili.
La vita quotidiana, secondo quanto ricostruito, era diventata insopportabile, nonostante nel 2014 fosse anche arrivato il terzogenito della coppia.
Fino a quando, nell’aprile del 2018, dopo l’ennesimo episodio di violenza, la donna aveva deciso di andarsene da casa e chiedere aiuto ai carabinieri.
Il giorno dopo la denuncia, l’uomo accompagnato da un amico si sarebbe messo sulle tracce della ex compagna che nel frattempo, per la paura, aveva chiesto al padre di accompagnarla all’ufficio postale per una commissione. Come emerso dalle indagini, trovato il suocero fermo in macchina lungo la strada, in preda a uno scatto d’ira, il 48enne lo aveva aggredito con calci e pugni per poi tamponarlo due volte con la propria auto e minacciarlo dicendogli “Non è finita qui” e poi ancora, rivolgendosi all’amico, “Finiscilo tu”.
Dopo quell’episodio dal quale era scaturito il divieto di avvicinamento, l’uomo si era comunque reso protagonista anche di altre azioni violente. In un caso, ubriaco, dopo aver danneggiato delle auto in strada, aveva tentato di aggredire i carabinieri che erano intervenuti e che, in quell’occasione, lo avevano arrestato.
Emessa la condanna, i militari hanno arrestato il 48enne nella sua abitazione di Meda e lo hanno accompagnato al carcere di Monza.