(ANSA) – TRIESTE, 10 GIU – "Una azione in difesa della sanità pubblica e la politica di riduzione dei servizi mentali e territoriali. Una azione che nulla ha a che vedere con una critica ai colleghi che lavorano e che tentano di fare del loro meglio". Così Peppe Dell’Acqua, uno dei protagonisti della rivoluzione basagliana a Trieste, spiega, il giorno dopo, la affollata manifestazione di protesta svoltasi ieri davanti al Centro di salute mentale di viale Miramare, a Trieste, organizzata dal Forum di salute mentale. Dell’Acqua aveva portato con sé una catena per immobilizzarsi in segno di protesta al cancello del Centro contro "i tagli e la mancata valorizzazione e investimento sul capitale umano, base della forza dei presidi di prossimità come questo". Alla manifestazione erano presenti utenti, associazioni, sindacati e anche operatori. Lo psichiatra ha criticato la politica sanitaria della Regione Fvg parlando di "disinteresse e ostilità ideologica". Gesti distensivi sono giunti dal direttore del Dipartimento Salute mentale di Asugi Pierfranco Trincas, che era presente. La protesta, ultimo atto di una polemica su una visione opposta della gestione della sanità, è nata in seguito ad alcuni sistemi di sicurezza che sono stati allestiti dopo un piccolo incidente nel Centro, dai servizi tecnici, in modo non concordato con i sanitari. Sistemi di sicurezza che, ha annunciato Trincas, verranno rimossi in tempi brevi, sostituiti da protezioni con un minore impatto. (ANSA).