La sigla dell’accordo per la cessione e il recupero del Patria è stata l’occasione per fare il punto con il ministro Matteo Salvini su numerosi temi che riguardano il territorio comasco. In primis il rafforzamento dei servizi di trasporto pubblico (anche in chiave turistica), a fronte delle problematiche espresse nei giorni scorsi dal presidente degli albergatori comaschi Luca Leoni. “Se da quest’anno – ha detto Salvini – grazie a questa scelta di autonomia, i soldi che guadagnano le Navigazioni, invece di finire nelle casse generali dello Stato, rimangono sui territori, ed è legge da quest’anno per la prima volta, dobbiamo usarli per sistemare i battelli, per fare più corse, per ammodernare. L’obiettivo è entro due anni di migliorare e ampliare il servizio anche comprando nuovi mezzi”.
Il ministro – ha detto – sta seguendo costantemente i lavori per la variante della Tremezzina, e le altre questioni fondamentali per il territorio, a partire dal secondo lotto della tangenziale di Como. “Ci sono rispetto al previsto alcune centinaia di migliaia di euro in più da mettere sul tavolo – ha detto Salvini – E’ il mio mestiere e quindi mi porto i compiti a casa da Como oggi pomeriggio al Ministero a Roma. Ne parlo con l’assessore alle Infrastrutture di Regione Lombardia Claudia Terzi e con Attilio Fontana. Ovviamente va concluso il percorso, non si possono lasciare le vicende a metà”.
E infine, una risposta e un impegno sulla problematica dei passaggi a livello, che tagliano in due la città di Como. “Como come tante città italiane – ha detto il ministro – Ne sto ragionando con Rfi, Ferrovie dello Stato a livello nazionale. Penso a Udine, penso ad altre città tagliate in due. Abbiamo un piano di superamento dei passaggi a livello. Il dossier Como, con Trenord, è uno dei temi che abbiamo sul tavolo”.