Quattro milioni e mezzo di euro e due anni di lavori. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha ufficializzato tempi e costi per il restauro del piroscafo Patria. Stamani la sottoscrizione tra Gestione Navigazione Laghi e Provincia di Como del contratto di concessione con il quale l’ente governativo si impegna a portare a compimento il progetto di recupero di un bene di particolare interesse storico. I fondi recuperati dall’avanzo di amministrazione del sistema navigazione grazie all’approvazione di uno specifico emendamento.
Dal 2025 il Patria tornerà a navigare sulle acque del Lago di Como. Un obiettivo tanto ricercato dopo anni di immobilismo, l’imbarcazione è, infatti, rimasta abbandonata a lungo e in preda al degrado. Oltre al restauro sono necessari una serie di aggiornamenti sulla sicurezza e interventi e adeguamenti per poter tornare, appunto, a solcare le acque del Lario.
Nella mattinata, dopo la simbolica consegna delle chiavi del piroscafo al ministro Salvini, il folto gruppo composto da autorità, sindaci e numerose altre personalità riunito in conferenza stampa a bordo del Concordia, ha potuto assistere alle delicate operazioni di trasferimento a traino del Patria da Villa Olmo (dove era ormeggiato) al cantiere di Tavernola.
Navigazione e disagi per residenti e turisti
L’occasione odierna ha permesso anche di fare il punto su numerosi altri temi. In primis il rafforzamento dei servizi di trasporto pubblico (anche in chiave turistica). Presente, infatti, il presidente degli albergatori Luca Leoni, che durante il ponte del 2 giugno era tornato a parlare dei disservizi che anche quest’anno stanno vivendo i visitatori sul Lario. A partire proprio dalle lunghe code ai pontili. Ha voluto sottoporre problemi e istanze allo stesso ministro che si è fatto carico di analizzare la questione e valutare le soluzioni.