Sarà a Como per rassicurare sul futuro del Piroscafo Patria, ma è atteso anche da altri problemi molto sentiti sul Lario. In primis le difficoltà sul fronte dei trasporti, non solo per i residenti ma anche in chiave turistica. E, non ultima, l’annosa questione dei passaggi a livello che tagliano in due la città più volte al giorno.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ben conosce il territorio, sarà lunedì in città per la sottoscrizione del contratto di concessione tra amministrazione provinciale e Navigazione Laghi. L’ente governativo si impegna, infatti, a portare a compimento il progetto di recupero della storica imbarcazione.
Le criticità riscontrate dagli albergatori
Nella stessa occasione gli albergatori comaschi tramite il presidente Luca Leoni hanno annunciato di voler sottoporre al ministro i pesanti disagi che il lago sta vivendo sul fronte dei trasporti. Con i problemi riscontrati dai visitatori che scelgono di muoversi con i mezzi pubblici siano essi su gomma o su acqua. “Lunedì chiederò di poter parlare con il ministro per descrivergli le criticità” ha detto nelle scorse ore. Sottolineando che presentarsi così ai turisti rischia di diventare un volano di cattive recensioni e pessimi ricordi.
Le lunghe attese ai passaggi a livello cittadini
Ma c’è un altro pesante disagio che la città vive quotidianamente da anni quello dei passaggi a livello e dei lunghi tempi di attesa. Mentre la prossima settimana è in programma un tavolo con l’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale di Como, Lecco e Varese per discutere anche di questa situazione, così aveva annunciato il neo presidente Giovanni Galli. Non è da escludere che l’argomento venga sottoposto al ministro Salvini, nella speranza che possa dare una risposta.
Infrastrutture in realizzazione e altre che attendono un futuro
Infine per quanto riguarda le infrastrutture sono altri due i temi, da una parte la Statale Regina con il cantiere della variante della Tremezzina e dall’altra il secondo lotto della tangenziale di Como. Il primo è un cantiere, certamente non semplice, di cui si parla da anni e che finalmente è partito e si monitora con attenzione gli sviluppi. L’altro invece è una priorità espressa dal territorio ma che ancora non vede un futuro.