“Tanta soddisfazione perché il Patria tornerà a navigare e solcare le acque del Lago di Como e non diventerà soltanto un museo. Sono felice sia per tutto quello che ha fatto mio padre, sia per la Famiglia Comasca che tanto ha combattuto per questa storica imbarcazione”: così Laura Bordoli, figlia di Piercesare Bordoli, allora presidente della Famiglia Comasca, che spese gli ultimi anni della sua vita a sostegno della riqualificazione del piroscafo, commenta la svolta annunciata nei giorni scorsi per il futuro del Patria.
Navigazione Laghi e amministrazione provinciale lunedì 5 giugno sottoscriveranno infatti il contratto di concessione sotto gli occhi del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. L’ente governativo si impegnerà a riqualificare il piroscafo, definito di “particolare interesse storico e storico-relazionale”. Nella stessa mattina a bordo del Concordia si raggiungerà il pontile di Villa Olmo, dove da lungo tempo giace abbandonata la storica imbarcazione, per assistere alle operazioni di trasferimento a traino al cantiere di Tavernola.
“Spero che il Patria tornerà presto a navigare – continua Bordoli – Il turismo lo richiede. Vediamo ogni weekend le code alla Navigazione. Sarebbe bello gestire l’imbarcazione anche per eventi come feste o matrimoni. Spero che tutto questo succeda il prima possibile. Si tratta di un impegno importante e mi auguro che le parti in gioco accelerino i tempi. L’obiettivo è salvare il Patria, un simbolo per la città di Como”.
La Famiglia Comasca ha in programma un convegno aperto alla cittadinanza proprio per parlare del futuro della storica imbarcazione. “Abbiamo organizzato un incontro in biblioteca per la mattinata di sabato 10 giugno – annuncia Bordoli – Vogliamo coinvolgere tutta la cittadinanza per condividere questo momento importante, presentando il progetto concreto che verrà avanzato lunedì”.